
Torino, Vanoli: "Nessun rancore con Ilic. Litigi? Non mettiamo in giro queste voci"
Alla vigilia di Lazio-Torino, posticipo del lunedì che chiuderà la 30^ giornata di Serie A, ha parlato in conferenza stampa Paolo Vanoli. Di seguito le sue dichiarazioni.
VERSO LA LAZIO - "Salama si è infortunato e probabilmente non recupererà. Poi ci sono Walukiewicz e Lazaro. I nazionali sono rientrati bene, gli ultimi Sanabria e Maripan: ha avuto un sovraccarico, ma ora è al 100%. Era deluso per il Cile, si è complicata la qualificazione al Mondiale. Ero curioso di vedere lo scontro tra Sanabria e Maripan, c'è stata poca occasione di vederli uno contro l'altro. E' sereno, ero solo preoccupato per il sovraccarico. Elmas è tornato carico, così come Sosa e Vlasic".
ILIC - "Deve correre. A gennaio abbiamo aumentato la concorrenza e questo fa crescere la squadra. Abbiamo tanti centrocampisti, ma si sta allenando bene: non ho rancore. Ha accettato di fare una visita medica con lo Spartak e di conseguenza aveva accettato di andare via. Poi è saltato ma abbiamo preso un centrocampista. Dico sempre le cose in faccia. Litigi? Non mettiamo in giro queste voci. Sono stato fortunato perché è un giocatore forte".
ATTENZIONE - "Dobbiamo essere bravi a fare tutto. Dobbiamo essere attenti: la Lazio ha una squadra forte, con un pubblico importne. Lotta per la Champions e sarà arrabbiata per i cinque goal presi con il Bologna. Dobbiamo gestire queste ultime partite come delle finali. Sapere i risultati? E' un vantaggio, anche perché abbiamo avuto molti nazionli. Ma guardiamo una partita alla volta: la Lazio è forte e arrabbiata".
FUTURO - "Ho queste partite che sono importantissime: gli obiettivi non si guardano solo con la classifica. Ho detto linee guida, ma io guardo solo al presente. C'è tanto da lavorare, è il mio primo anno: siamo stati bravi a tenere la barca sulla retta via. Quando si cambia idea e mentalità ero sicuro di passare da un momento non facile, l'inizio di campionato ha nascosto certe situazioni. Poi l'infortunio di Zapata le ha accentuate.Ma siamo stati bravi a lavorare. Per arrivare alla mia idea di gioco, avendo anche cambiato sistema, ci vuole ancora tanto"